Ci sono molti modi di contribuire alla diffusione del software libero, senza necessariamente dover essere programmatori: uno di questi è la partecipazione a uno dei tanti progetti di traduzione in italiano del software libero, o della documentazione ad esso collegata.
Questo documento vuole essere un punto di partenza per gli aspiranti traduttori: dopo una serie di informazioni generali, utili per farsi un'idea dell'attività di traduzione del software e della documentazione libera, viene presentata una rassegna dei principali progetti attivi al momento, con riferimenti per ulteriori approfondimenti.
Segnalazioni di errori o proposte di miglioramento del testo sono benvenute, basta scrivere una mail all'indirizzo che trovate all'inizio del documento. Buona lettura (e buona traduzione!).
Anche se ogni progetto di traduzione ha proprie regole e procedure
particolari (che occorrerà approfondire seguendo i link proposti nella
la sezione chiamata Rassegna dei principali progetti
di traduzione italiana
), esistono alcune caratteristiche comuni,
che è bene tener presente se ci si vuole avvicinare a questo tipo di
attività.
Di solito ogni progetto di localizzazione nazionale ha un proprio sito web, autonomo o collegato a un sito web internazionale, che contiene informazioni sulle modalità di partecipazione, sulle politiche organizzative e di traduzione adottate dal gruppo, sullo stato delle traduzioni e sugli strumenti utilizzabili dai traduttori.
Il più diffuso strumento di interazione tra i partecipanti a un progetto di localizzazione è la mailing list, che di solito viene usata per due scopi: il coordinamento fra i vari traduttori (annunci di nuovi materiali originali da tradurre, annunci di inizio e completamento di traduzioni, richieste di revisione di bozze di traduzione, ecc) e la discussione sui problemi concreti di traduzione.
Spesso il frutto delle discussioni nelle mailing list confluisce in documenti che contengono le linee guida concordate dal gruppo per la traduzione di alcuni termini. Di solito questi documenti (ed altri strumenti utili) sono raccolti sulla pagina web di riferimento del gruppo; la loro conoscenza è fondamentale per chiunque voglia partecipare a un progetto di traduzione.
Molto utile è anche disporre di un archivio delle mailing list rilevanti da consultare per evitare di riproporre in lista domande già fatte in passato: di solito tutti i gruppi offrono la possibilità di fare ricerche negli archivi di lista attraverso pagine web, spesso è anche possibile scaricare gli interi archivi e consultarli comodamente sul proprio sistema (io ad esempio uso questo piccolo script per ricercare parole nell'archivio in formato testo della lista del Free Translation Project e nel glossario relativo).
L'impegno richiesto ai partecipanti è commisurato alla quantità del materiale da tradurre, alla difficoltà della traduzione e alla continuità degli aggiornamenti richiesti. I primi due fattori sono nella completa disponibilità del traduttore: praticamente tutti i gruppi di traduzione si basano sul lavoro volontario e lasciano i traduttori liberi di scegliere a cosa dedicarsi. Un consiglio è quello di iniziare con documenti/programmi brevi e non troppo complessi, per cui si ha un interesse particolare (in modo da essere motivati a continuare ad aggiornare le traduzioni in futuro).
Per quanto riguarda la continuità nel tempo, essa dipende dalla frequenza di aggiornamento del documento (ad esempio la sezione "notizie" di un sito web o i messaggi di un programma in rapido sviluppo saranno tipicamente aggiornati molto spesso) e dalla presenza di eventuali scadenze, a proposito delle quali ogni gruppo può avere delle politiche più o meno vincolanti.
Un modo meno impegnativo, ma ugualmente prezioso, di partecipare a un progetto di traduzione è quello di fare da revisore. Tipicamente una traduzione, prima di essere accettata, deve passare attraverso un processo di revisione svolto dai partecipanti al gruppo; in alcuni casi il coordinatore del progetto ha l'ultima parola; in altri casi il processo di revisione avviene usando meccanismi automatizzati che si occupano di richiedere il "nulla osta" a un certo numero di revisori prima di accettare la traduzione, nella maggior parte dei casi le revisioni avvengono in un modo informale attraverso le mailing list.
Anche le modalità tecniche di archiviazione/pubblicazione delle
traduzioni variano: spesso il lavoro del traduttore termina con
l'invio della traduzione alla mailing list, in alcuni casi è il
traduttore stesso ad archiviare/pubblicare la traduzione, usando
opportuni strumenti (FTP,CVS). Si veda la la sezione chiamata Strumenti informatici
per
ulteriori dettagli.
Alcuni requisiti di base per poter partecipare a un progetto di traduzione sono comuni e riassumibili in una buona conoscenza della lingua inglese, di quella italiana, del lessico informatico, e nell'attitudine alla collaborazione, oltre che un po' di tempo libero (se poi avete l'hobby della scrittura o addirittura esperienze professionali di traduzione, meglio ancora).
A seconda del tipo di progetto a cui si intende collaborare, saranno necessarie anche alcune competenze informatiche specifiche; essenzialmente occorrerà impratichirsi con alcuni programmi utili per i traduttori.
La localizzazione di un programma (localization
in
inglese, spesso abbreviata in l10n, ossia l,
seguita da 10 lettere e da n) consiste nella traduzione di
tutti i messaggi
che vengono presentati all'utente durante
l'esecuzione, sotto varie forme: messaggi di avviso, menù, finestre di
dialogo ecc.
Lo strumento essenziale per questo tipo di traduzioni è il pacchetto
GNU
gettext, che fornisce l'infrastruttura di base usata
dalla quasi totalità dei programmi GNU/Linux per gestire
l'internazionalizzazione (internationalization
,
ovviamente abbreviata in i18n), ossia la capacità
di un programma di poter essere localizzato in più lingue.
Per chi non si occupa di sviluppo del software ma solo della sua
traduzione non è necessario conoscere tutte le sottigliezze del sistema
gettext
, ma è sufficiente averne chiara la
struttura generale e i comandi utili per la manipolazione dei file
.po
(semplici file di testo che contengono
i messaggi da tradurre). Un'ottima introduzione all'argomento è
costituita dal capitolo Nazionalizzazione e localizzazione
degli
Appunti di informatica
libera e dalla documentazione allegata al pacchetto
gettext
; per gli utenti della distribuzione Debian, i
pacchetti da installare sono gettext-base
,
gettext
, gettext-doc
(se si desidera
leggere la documentazione in formato HTML) e gettext-el
(se si usa l'editor emacs
).
Oltre a gettext, è necessario padroneggiare almeno un editor da
utilizzare per la modifica dei file .po; la scelta è molto varia, si va
da editor "generalisti" (come vim
o
emacs
) che dispongono di alcune funzioni utili per il
trattamento dei file .po, fino a strumenti specializzati, che consentono
anche la traduzione "semi-automatica" dei messaggi ricorrenti. La scelta
fra gli strumenti disponibili è in larga parte una questione di
preferenza personale e di abitudine; ecco alcuni degli strumenti
più usati:
Emacs
ha un "modo po" (talvolta contenuto in un pacchetto separato, ad
es. gettext-el
in Debian), che aggiunge comandi
(documentati nella documentazione di gettext) molto utili per
l'editing dei file .po. Se già usate Emacs, è la scelta ovvia.
Vim è un altro ottimo editor per i file .po: oltre alla colorazione della sintassi per i file .po (fornita nella distribuzione standard), è disponibile uno script plugin che fornisce funzionalità simili a quelle del "modo po" di Emacs; lo script si trova su http://www.vim.org/scripts/script.php?script_id=695. Come per Emacs, se già usate questo programma, continuerete a trovarvi bene.
kbabel: oltre ad essere un editor di file .po per KDE, rappresenta un ambiente di lavoro che integra molti strumenti utili: aiuti automatici alla traduzione, controllo ortografico ecc. E' lo strumento più indicato per gli utenti KDE.
gtranslator: è un editor di file .po per GNOME, con le caratteristiche standard di "navigazione" tra i messaggi e la possibilità di memorizzare le traduzioni già fatte e riutilizzarle per le traduzioni future. Rispetto a kbabel è meno completo, ma in rapido sviluppo; consigliato a chi non usa KDE, ma non si accontenta degli classici editor di testo.
poEdit : un editor grafico di file .po, con funzionalità simili a quelle di gtranslator, ma funzionante anche su piattaforma Windows.
pospell
: utilità (contenuta ad esempio nel pacchetto
Debian spellutils
) che permette di controllare
l'ortografia dei messaggi contenuti nei file .po
usando correttori ortografici come
aspell
o ispell
.
La documentazione riguardante il software libero assume varie forme
(manuali dei programmi, howto, veri e propri libri), e la sua traduzione
richiede varie conoscenze informatiche, a seconda dei formati utilizzati
e delle modalità di distribuzione. La maggior parte della
documentazione viene scritta utilizzando un qualche linguaggio
di markup: quello più diffuso è DocBook XML (adottato ad
esempio dall'Italian Linux Documentation Project); per dedicarsi alle
traduzioni non è necessaria una sua conoscenza approfondita, ma chi
volesse capirne di più può leggere per prima cosa
The
crash course to DocBook. Va ricordato che alcuni progetti (ad
esempio KDE) utilizzano anche per la traduzione della documentazione
l'infrastruttura gettext
, per cui valgono i
suggerimenti contenuti nella sezione precedente.
Anche per la pubblicazione dei documenti, le conoscenze richieste
possono variare dal semplice invio di mail a chi è incaricato della
pubblicazione, fino all'uso di strumenti di revisione collaborativa come
CVS, utilizzati di norma
anche dai gruppi di sviluppo dei programmi. Per quanto riguarda l'uso di
CVS da parte dei traduttori, vale un discorso analogo a quanto fatto per
gettext
: non occorre conoscerne tutti i dettagli, ma
solo i principali comandi per scaricare/caricare file in un archivio,
che sono spesso spiegati nei documenti di riferimento dei progetti di
traduzione che utilizzano questo strumento.
La traduzione di pagine web dedicate al software libero non presenta particolarità di rilievo; anche in questo caso, le competenze tecniche richieste variano a seconda di come è organizzato il gruppo di traduzione: in alcuni casi si potrà tranquillamente lavorare spedendo via mail dei semplici file di testo, in altri casi occorrerà conoscere alcuni linguaggi di markup tipicamente usati nello sviluppo web ( XHTML, PHP, WML) e/o interagire direttamente con i server, attraverso strumenti come FTP o CVS.
Di seguito sono elencate altre fonti di informazioni sul software libero che può essere utile nell'attività di traduzione.
Linux for translators - Una raccolta di informazioni utili sul software libero disponibile per il lavoro di traduzione, a cura di Marc Prior.
Translate - Un progetto libero per aiutare la localizzazione del software; comprende molti documenti utili e una serie di strumenti software liberi, tra cui il portale Pootle, per la gestione via web di progetti di traduzione.
Rosetta - Un altro portale web per collaborare a progetti di traduzione, nato nell'ambito della distribuzione Ubuntu (purtroppo, a differenza di Pootle, il codice del portale non è rilasciato con una licenza libera).
GNU aspell - Un buon
correttore ortografico in ambiente GNU/Linux (ma esiste anche un
port per Win32) che ha ormai soppiantato il vecchio
ispell
.
Questa sezione raccoglie alcune risorse sviluppate all'interno di progetti di traduzione di software o da altri enti; si tratta di documentazione, linee guida, glossari che possono essere utili supporti per l'attività di traduzione o per approfondire i temi della localizzazione del software.
Il glossario adottato dal Free Translation Project italiano e la mailing list a disposizione di tutti i traduttori italiani per discussioni, suggerimenti e revisioni. Il sito del Free Translation Project italiano contiene anche suggerimenti per una buona traduzione e riferimenti ad altri documenti utili.
Le Linee guida sulla traduzione di GNOME, a cura di Luca Ferretti, che contengono molte indicazioni utili a chiunque traduca software che utilizza interfacce grafiche. Nella sezione italiana del sito di GNOME è anche disponibile una guida per la traduzione dei manuali del desktop e delle applicazioni. Altri documenti utili si trovano sulla pagina delle risorse del GNOME Translation Project.
La pagina principale del progetto di internazionalizzazione di KDE, che contiene molti riferimenti a documenti utili, in particolare il KDE Translation HOWTO.
Il capitolo "Stile letterario" degli Appunti di informatica libera di Daniele Giacomini contiene informazioni molto utili per tutti i problemi stilistici e ortografici; è disponibile anche il glossario usato nella stessa opera.
FOLDOC - Free Online Dictionary Of Computing, un dizionario dei termini informatici, curato fin dal 1985 da Denis Howe, grazie ai contributi di più di un migliaio di utenti. È possibile consultarlo via web o scaricare il file sorgente.
Un glossario multilingue per l'information technology rilasciato su licenza FDL, a cura di Bureau Cornavin.
Il glossario inglese-italiano della Amiga Translators' Organization Sezione italiana.
Ecco alcuni dizionari liberamente disponibili in internet.
dict.org - dict è un protocollo
di rete (definito nella RFC 2229) per
l'accesso alle definizioni contenute in uno o più dizionari. In rete
sono disponibili vari server dict che offrono l'accesso ai
principali dizionari liberi esistenti; il server principale è
accessibile all'indirizzo www.dict.org
tramite interfaccia web, oppure all'indirizzo dict.org
tramite uno dei molti client dict disponibili (dal semplice client a
riga di comando, contenuto ad esempio nel pacchetto Debian
dict
, a client grafici disponibili
per tutte le piattaforme).
FreeDict - Un progetto che fornisce dizionari bilingue rilasciati con licenza GPL, utilizzabili con il protocollo dict.
Il Wikizionario - Un dizionario libero e multilingue sviluppato in modo collaborativo sul modello dell'enciclopedia libera Wikipedia.
WordReference.com - Un sito che offre vari dizionari liberamente consultabili online (ma non rilasciati sotto licenze libere).
Babytrans - Un'interfaccia GTK per accedere ai dizionari Babylon Translator disponibili in ambiente Windows.
Questa sezione contiene link a risorse utili per chi vuole approfondire i temi della localizzazione e dell'internazionalizzazione del software.
Introduction to i18n - Una guida, a cura del Debian Documentation Project, che descrive i concetti e le tecnologie base di l10n e i18n; destinato soprattutto agli sviluppatori software, ma di qualche interesse anche per i traduttori.
Openi18n.org - L'iniziativa del Free Standards Group riguardante l'internazionalizzazione.
Gruppo L10N - Un gruppo di lavoro senza scopo di lucro costituito da professionisti della localizzazione che mira ad essere un centro di competenze italiano sulla materia. Associato al LISA, l'organizzazione internazionale che raggruppa gli operatori nel settore della localizzazione del software.
Unicode home page - Il consorzio unicode per la standardizzazione della codifica caratteri. Altri documenti utili sul tema sono la UTF-8 and Unicode FAQ for Unix/Linux e l'Unicode HOWTO.
Questa sezione comprende delle schede sintetiche che descrivono i principali progetti di localizzazione italiana attivi al momento. Lo scopo è quello di dare i riferimenti principali per approfondire la conoscenza di ogni progetto e le modalità di partecipazione.
howto e guide del Linux Documentation Project; pagine di manuale; altra documentazione riguardante il sistema GNU/Linux.
È il più antico e articolato progetto di traduzione italiana; nato con lo scopo di tradurre gli HOWTO del Linux Documentation Project (di cui rappresenta la sezione italiana), ha via via allargato i suoi orizzonti, occupandosi anche della traduzione delle pagine di manuale, della traduzione di altri documenti non derivanti dal LDP (tra cui ad esempio i libri del progetto "Linux From Scratch") e della produzione di documenti originali in italiano.
Attualmente il progetto è parte delle attività del Pluto Project, ed è continuamente alla ricerca di traduttori e revisori: per maggiori informazioni, si visiti la pagina di riferimento (che comprende una approfondita Guida a ILDP) e ci si iscriva alla mailing list; quest'ultima è usata principalmente per il coordinamento del lavoro, mentre per le discussioni sul merito delle traduzioni si fa riferimento alla lista del Free Translation Project - Italia.
Un primo gruppo di progetti di traduzione si occupa dei programmi e della documentazione che fanno parte del Progetto GNU.
Localizzazione dei programmi GNU; assistenza alla localizzazione di altri programmi.
Nato come sezione italiana del Free Translation Project, che si occupa della localizzazione dei programmi che fanno parte del Progetto GNU, il gruppo è diventato il punto di riferimento per i traduttori impegnati in molti altri progetti di localizzazione italiana, essenzialmente grazie a due risorse: la mailing list (che offre aiuto per risolvere i più svariati problemi di traduzione e per sottoporre a revisione le proprie traduzioni) e il glossario, che elenca le traduzioni standard di alcuni termini tecnici.
La procedura per partecipare al progetto, insieme a molte altre informazioni utili ai traduttori, è spiegata nel dettaglio nella pagina web di riferimento.
Software GNOME, sito web, faq, guide utente.
Il progetto rappresenta la seziona italiana del Gnome Translation Project, che si occupa della localizzazione del Desktop GNOME.
Informazioni sull'attività, oltre che alla pagina indicata sopra, possono essere trovate anche sul canale IRC #gnome-it sulla rete Freenode (di cui fa parte, ad esempio, il server calvino.freenode.net).
Localizzazione, documentazione e sito web di GIMP, il programma GNU per la grafica.
Tra gli obiettivi del progetto: totale localizzazione italiana del software, traduzione delle FAQ, del manuale utente ufficiale, della guida contestuale, realizzazione di tutorial e documentazione correlata. La modalità del progetto si svolge nell'ottica di volontariato tipica del software libero e ogni contributo è ben accettato per migliorare ed ampliare la diffusione di GIMP.
Pagine del sito GNU.
http://lists.softwarelibero.it/mailman/listinfo/thegnuproject
L'attività principale del progetto è la manutenzione delle traduzioni ufficiali delle pagine del sito GNU; occasionalmente vengono effettuate traduzioni che riguardano il mondo del software libero in generale. Le pagine non sono ancora tutte tradotte, e quelle tradotte richiedono continua manutenzione, quindi ogni contributo è gradito. Il livello qualitativo delle traduzioni deve essere alto, vista l'ufficialità delle traduzioni; è possibile partecipare traducendo testi piccoli o grandi, lavorando da soli o in gruppo. L'uso del CVS è utile ma non indispensabile per le traduzioni (necessario per l'attività di manutenzione).
Pagine italiane del sito della Free Software Foundation Europe
http://www.italy.fsfeurope.org/contribute/translators.it.html
Il gruppo dei traduttori italiani della Free Software Foundation Europe si occupa di mantenere aggiornate le traduzioni delle pagine del sito web http://www.fsfeurope.org dell'organizzazione, oltre che di tradurre i comunicati e gli altri documenti prodotti dall'organizzazione, come il bollettino mensile. È possibile partecipare con differenti livelli di coinvolgimento, dalla semplice traduzione e revisione dei testi (per cui è sufficiente iscriversi alla mailing list), fino alla pubblicazione delle pagine (per cui è necessario avere qualche familiarità con CVS e XHTML).
Documentazione e software riguardante il sistema Debian GNU/Linux.
Nell'ambito del Progetto Debian sono attivi vari gruppi che si dedicano alla localizzazione di alcune componenti della distribuzione Debian GNU/Linux, tutti adottano come riferimento la mailing list indicata in precedenza.
La traduzione delle pagine del sito Debian richiede una minima familiarità con CVS e il linguaggio di generazione delle pagine (WML); l'impegno richiesto è variabile a seconda del numero di pagine (si può decidere di seguire una singola pagina o anche un'intera sezione del sito), della loro frequenza di aggiornamento (alcune sezioni sono più statiche di altre) e del livello tecnico degli argomenti trattati.
Due progetti molto attivi ultimamente sono la traduzione dell'Installatore Debian e quella del relativo manuale di installazione.
Un progetto attualmente sospeso, ma in attesa di essere rilanciato, è il Debian Description Translation Project, che ha per oggetto le descrizioni dei pacchetti Debian.
Una guida pratica dedicata ai nuovi traduttori nell'ambito del progetto Debian si trova anche sulla pagina del Debian Translation Party, a cura dell'associazione culturale Openlabs di Milano.
Documentazione e software riguardante la distribuzione Mandriva Linux.
Le informazioni per i nuovi traduttori sono raccolte alla pagina http://www1.mandrivalinux.com/l10n/translations.php3, mentre lo stato delle traduzioni è riassunto a http://www1.mandrivalinux.com/l10n/it.php3. Alcuni link a documenti utili si trovano alla pagina http://www1.mandrivalinux.com/l10n/links.php3
Programmi e documentazione relativa al desktop KDE.
Il progetto si occupa della traduzione dei messaggi dei programmi KDE e della documentazione relativa. Oltre al sito web e alla mailing list di riferimento, esistono una pagina per i nuovi traduttori, mentre l'assegnazione dei pacchetti è gestita automaticamente sul sito http://www.gulp.linux.it/kde. Il gruppo di traduzione in italiano di KDE fa parte del progetto di internazionalizzazione di KDE e dispone anche del canale IRC #kde-i18n-it sulla rete freenode (raggiungibile ad esempio connettendosi al server calvino.freenode.net).
Localizzazione di OpenOffice.org e della documentazione relativa
Il PLIO è il punto di riferimento italiano per la comunità di OpenOffice.org. Tra i suoi molti obiettivi c'è anche quello di curare la localizzazione italiana del programma, della documentazione e delle altre componenti di OpenOffice.org. Oltre alla mailing list, è disponibile una pagina con le istruzioni dettagliate per partecipare e un canale IRC #openoffice.org-it sulla rete freenode (raggiungibile ad esempio connettendosi al server calvino.freenode.net).
Documentazione di Samba
Il progetto è partito da poco e si sta concentrando sulla mera traduzione dei file sorgente in formato xml della documentazione della suite Samba. Alcuni documenti sono già disponibili su http://samba.xsec.it/docs-it/.
Traduzione italiana dei prodotti della Mozilla Foundation.
L'attività dell'Associazione Italiana Supporto e Traduzione Mozilla comprende anche la localizzazione di programmi come Mozilla, Firefox, Thunderbird ecc. secondo le linee del Mozilla Localization Project. Il gruppo opera su base volontaria e si coordina attraverso la mailing list; il sito web di riferimento raccoglie molte indicazioni e strumenti di supporto per i traduttori, tra cui un'applicazione ad hoc sviluppata in Java: Mozilla Translator.
Traduzione italiana di documentazione e software vario
Il progetto si dedica alla traduzione di documentazione e software vario, in gran parte legato ai progetti Zope e Plone, ma anche a Emacs e Docutils. Gli strumenti collaborativi utilizzati sono Subversion, Trac e ReST.
Questo documento è stato redatto da Cristian Rigamonti in formato DocBook e successivamente riconvertito in XHTML da Emanuele Aina.
Copyright © 2003, 2004, 2005, 2006 Cristian Rigamonti.
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